Cima Brenta - La via che non c'è

Circa 500 metri di sviluppo WI 5+; M4


Questa linea di rara formazione sulla parete nord della Cima Brenta è stata aperta nel 2012 dai fratelli Franchini ed è tornata a formarsi nuovamente solo nell'inverno 2019/2020.
La linea è davvero un capolavoro della natura, per salirla abbiamo vissuto un'avventura che non ha nulla di meno rispetto alla Lisa dagli Occhi blu al Crozzon di Brenta di appena due settimane prima. Alpinismo invernale sulle grandi pareti Dolomitiche, dove l'ambiente in questa stagione è davvero selvaggio, non c'è anima viva nei paraggi.

N.B. 2022. Negli anni successivi alla nostra ripetizione, la linea è incredibilmente tornata sempre a formarsi, perdendo di fatto lo stato di via di rara formazione, che aveva fino al 2019. Le ripetizioni hanno cominciato a fioccare ogni anno di più, in certe giornate c'era addirittura la coda e ad oggi la via si può definire ormai una classica del misto in Dolomiti! Tutto questo era impensabile quando nel gennaio 2020 con Cesare Lotti andammo a ripeterla, le informazioni erano minime, cera da battere traccia su neve fresca e lungo la linea non c'era nessun segno di passaggio. Non avevamo neanche idea di quanto tempo e impegno richiedesse la salita. Per questo motivo avevo detto che l'avventura globale era paragonabile a quella vissuta su Lisa dagli occhi Blu al Crozzon di Brenta. Tutto questo oggi è completamente diverso, se la bellezza della linea rimane invariata, a cambiare è l'impegno globale, sicuramente non più paragonabile alla Lisa dagli Occhi Blu, in quanto fare la ripetizione con la traccia perfettamente battuta, il ghiaccio bucato, le soste già pronte e altre cordate sulla stessa linea non è proprio uguale al farla come quando eravamo andati su noi, in totale solitudine e senza la minima traccia. Non voglio in alcun modo sminuire le salite odierne, ma solo chiarire il perché qui sopra l'avevo paragonata alla Lisa dagli Occhi Blu.

Il pomeriggio del 25 gennaio 2020 con Cesare Lotti siamo partiti sci ai piedi dalla località Palù di Madonna di Campiglio, dato che, causa neve, d'inverno la strada che porta al parcheggio di Vallesinella è chiusa. Abbiamo pernottato al locale invernale dei Rifugio Tuckett ed il giorno seguente ci siamo portati alla base della parete ed effettuato la salita. La via sbuca in vetta alla Cima Brenta Occidentale(3112 m), noi abbiamo percorso la cresta fino alla Cima Brenta (3.151 m), ovvero la vetta principale del massiccio, per poi scendere dallo scivolo nord e tornare ai nostri sci. Sulla via lo zaino era veramente leggero: dentro avevamo solo pala, barrette, guanti di ricambio, un piumino pesante che indossava il secondo di cordata mentre si trovava in sosta a far sicura, ed il fornelletto con 100 grammi di gas.

Via salita il 26 gennaio 2020, seguendo una variante scovata da Gianni Canale, che sale un'incredibile camino ghiacciato, questo tiro di 60 metri è davvero spettacolare.