
Civetta - Via Philipp-Flamm
Circa 1.000 m di sviluppo, VII e A1(6c+ se salito in libera un tiro verso la fine)
Via mitica che non necessita presentazioni, la includo tra le più belle e soddisfacenti che abbia mai fatto in Dolomiti. Un viaggio meraviglioso di mille metri nel cuore della Parete delle pareti, tra diedri, enormi camini e anche diversi tratti su muri in aperta parete.
Salita effettuata in giornata il 13 agosto 2018 con Francesco Canacarini a comando alternato, salendo tutti i tiri in libera, ad esclusione di quello quasi alla fine della via fatto in A1 da Francesco(sarebbe 6c+ in libera secondo le relazioni). Rientro per la Ferrata degli Alleghesi alla luce della frontale.
Mi permetto di sfatare categoricamente il mito di via marcia, anzi la roccia risulta essere incredibilmente compatta e liscia, le zone dove forse decenni fa era delicata, sono ormai ben ripulite. Le numerose sgommate nere visibili sugli appoggi, evidenziano come un tempo questa via era tanto ripetuta.
In Dolomiti difficilmente su itinerari di mille metri si trova una roccia così solida lungo la via, piuttosto i problemi sono dati dai camini bagnati e fangosi della parte alta.
Noi abbiamo l'abbiamo fatta in una giornata segnata dal caldo torrido, tanto che la doccia sotto l'impietoso sole sbucato nei tiri sommitali, è stata addirittura un gran piacere, dato che ci ha permesso di rinfrescarci un po'. Le condizioni erano molto buone, abbiamo trovato soltanto qualche tiro totalmente fradicio, ma è inevitabile, non credo che i camini in alto si possano trovare tanto più asciutti di come li abbiamo trovati noi.
Note: solite raccomandazioni sulla via, ovvero partire con la certezza di buone condizioni dell'itinerario(telefonare il gentilissimo gestore del Rif. Tissi per le info) e tempo assolutamente stabile. Infine da fare preferibilmente in giornata, leggeri, con un solo zaino per cordata, ho l'idea che bivaccare dentro quei freddi camini non sia per nulla un'esperienza simpatica, specialmente se per caso dovesse arrivare un temporale imprevisto ...
Abbiamo seguito la relazioni di Ivo Rabanser sulla guida "Vie e vicende in Dolomiti", trovandola ottima e precisa.

Uno sguardo all'attacco della via il giorno prima della salita




Il traverso che porta verso la zona dove cominciano i camini sommitali

Ancora un tiro ed ecco che appaiono i camini


Ghiaccio dentro i camini

Francesco su un tiro fangoso dentro i camini, il più ingaggioso che abbiamo trovato



Le corde scompaiono nel buio camino nonostante la luce del flash

In fondo al buio camino c'è il buchetto d'uscita
Quasi fuori dal mitico buco

Subito dopo il "tiro del buco" ci aspetta una bella doccia sotto il torrido sole





Al tramonto fuori dalla via!

