Torre di Valgrande - Via Carlesso/Menti

Circa 400 metri di sviluppo; VI+A1


Una delle linee più evidenti delle Dolomiti: il perfetto diedro che solca la parete da fondo a cima è ben visibile già dal paese di Alleghe. Insomma, una linea ideale per i miei gusti, era inevitabile che andassi a ripeterla prima o poi ...

Salita effettuata il 19 luglio 2021 a comando alternato con Luca Pasqualetto. Abbiamo bivaccato con materassini e sacchi a pelo sulle rive del Lago di Coldai ed il giorno successivo salito la via e rientrati in valle.

Una linea così perfetta parla da se e quindi non ha bisogno di ulteriori descrizioni. Piuttosto preferisco soffermarmi sullo stato dei chiodi presenti in parete, che risultano ormai marci e non più affidabili, soste e passo in artificiale compresi. Il mio consiglio è di portarsi qualche rinvio in meno e qualche friends in più, che nella fessura del diedro garantiscono una perfetta e solida protezione, a differenza dei chiodi marci. 

Questo discorso risulta particolarmente evidente in questa via, ma lo si può allargare alla maggior parte delle classiche in Dolomiti. Purtroppo è abitudine praticamente tutti coloro che ripetono le vie in Dolomiti moschettonare i chiodi, mentre i friends o altre protezioni mobili vengono solitamente messi nei tratti dove i chiodi sono assenti. A mio parere non c'è niente di più sbagliato. Il fatto che i nostri predecessori lo abbiano fatto per decenni, non vuol dire che noi dobbiamo fare altrettanto. Ai loro tempi i chiodi erano nuovi e quindi relativamente sicuri, adesso dopo 40, magari anche 50 o 60 anni, dobbiamo rivedere questa vecchia abitudine. A mio parere, oggi sarebbe più opportuno usare quasi esclusivamente le proprie protezioni mobili, semplicemente ignorando i vecchi chiodi in parete, magari moschettonando ogni tanto solo quelli più nuovi ed affidabili. Bisognerebbe entrare nell'ottica che girare con due serie complete di friends all'imbrago deve diventare un'abitudine. Follia? Be, se ad esempio ad ogni sosta uso due friends per rinforzarla, ne ho già 4 in meno all'imbrago(due sulle sosta dalla quale sono partito e due ne userò in quella successiva), dunque è indispensabile avere delle misure doppie.
Il pericolo non viene percepito perché al 99,9% delle volte su una via classica non si vola, quindi non c'è modo di accorgersi se quel chiodo moschettonato tiene o no. Insomma, la montagna generalmente è benevola con noi scalatori, però io ogni anno leggo di incidenti mortali (o gravissimi) per cedimento di soste a chiodi. Fin quando capita agli altri tutto bene, però ...
Ho visto le stesse persone farsela sotto in falesia quando hanno incontrato un fix con un pizzico di ruggine, per poi moschettonare tranquillamente chiodi completamente corrosi e vecchi di almeno 50 anni sulle vie in montagna. Sulla base di cosa quei chiodi tengano e il fix no? Ragazzi occhio e svegliatevi. Poi ognuno della propria vita fa ciò che gli pare.
In montagna non si dovrebbe mai cadere, ma se un giorno dovesse succedere, personalmente vorrei che la protezione immediatamente sotto di me tenga e non che tutto il tiro si sbottoni come una camicia. Se piazzo un buon friends, ho la certezza che tenga, con un chiodo vecchio, affiderei semplicemente la mia vita al caso.