Tre giorni e tre creste nel Massiccio del Bernina
Dal 19 al 21 giugno 2018 ho avuto il piacere di accompagnare, in veste di fotografo, per tre giorni gli amici Rolando Varesco, Mara Silla e Paolo Valentini che si esercitavano con le manovre di corda corta. Ne è venuto fuori un giro molto bello nel cuore del Massiccio del Bernina, con la salita di tre creste, sicuramente tra le più belle della zona.
Giorno 1: Partenza da Pontresina, salita al Piz Roseg(3936) per la Eselsgrat. Discesa alla Chamanna Tschierva dove si pernotta. Circa 27 km, 2.450 m di dislivello in salita, 1650 in discesa. Si può accorciare nettamente il percorso salendo già il giorno prima a dormire alla Chamanna Tschierva. Così il giorno della salita si fanno 13 km e 800 m di dislivello in meno.
Giorno 2: Dalla Chamanna Tschierva al Piz Bernina(4.050) salendo la famosa Biancograt, discesa per il versante opposto fino alla Chamanna Boval dove si pernotta. Circa 18 km e 1950 m di dislivello in salita e 2.000 in discesa(1500 m il dislivello fino alla vetta del Bernina).
Giorno 3: Salita al Piz Morteratsch(3751) per la Cresta della Spraunza, discesa a Pontresina passando nuovamente dalla Chamanna Tschierva. 23 km e 1.320 m di dislivello in salita e 2.000 in discesa.
Sfruttando i rifugi, questo giro è tranquillamente alla portata di molti, e mi senti di consigliarlo vivamente. Le difficoltà delle creste non vanno oltre AD+ e IV su roccia, con dislivelli magari si impegnativi, ma mai esagerati. L'ambiente è veramente speciale, molto selvaggio e meno frequentato rispetto ad altre zone di alta montagna.
Le tre creste sono tutte diverse tra loro, dunque durante il giro, si ha così la possibilità di assaggiare un po tutti i terreni. La più completa, e a mio parere anche la più bella, è la Eselgrat, che alterna prima tratti rocciosi, poi nevosi e termina su una cima estremamente estetica. Noi abbiamo scelto di attaccarla in basso percorrendola integralmente, senza tagliare i primi gendarmi, scelta più estetica, ma anche più lunga. La spettacolare Biancograt non ha bisogno di presentazioni, e alterna anche lei neve e roccia, ma risulta abbastanza diversa della precedente. Invece ho trovato molto bella la Cresta della Spraunza, interamente su roccia, con un'arrampicata tutta da godere senza dover mai mettere i ramponi. Inoltre l'ambiente e i panorami che si possono osservare da questa cresta sono sicuramente i più affascinanti di tutto il giro.
Giorno 1 - Eselgrat al Piz Roseg




















Giorno 2 - Biancograt al Piz Bernina



















Giorno 3 - Cresta della Spraunza al Piz Morteratsch












