Marmolada - Tempi Moderni

Circa 1.000 m di sviluppo, VII+.

Il capolavoro di Heinz Mariacher, con logica disarmante, zigzagando in un oceano di placche, ricerca contemporaneamente i punti deboli e la roccia più bella. Mai come in questa via si può scalare senza incontrare neanche un tiro su roccia delicata, solo perfette e solidissime placche. L'unico tiro che "rompe" un po l'armonia è il primo, che risulta essere duro e molto verticale, mentre poi, la via segue una bella logica di placche perlopiù appoggiate e mai fisiche.
La via si divide in due, passato il filtro della fessura iniziale, la prima parte scorre via velocemente, in quanto risulta essere logica ed intuitiva. Dopo la cengia mediana, invece, diventa più laboriosa, perché proprio in una delle zone più facili(difficoltà sul IV e V), ci si trova nel mezzo di un'oceano di placche senza riferimenti chiari. Però seguendo attentamente la relazione e con un po' di intuito, non ci si perde neanche qui.


Ho fatto questa via due volte, a comando alternato, la prima il 27 e 28 agosto con Mirto Monaco, salendo tutti i tiri in libera e a vista, la seconda il 17 e 18 giugno con la Ida Parisi. Le relazioni seguite sono quella di Maurizio Giordani nella guida Marmolada Parete Sud e quella di Ivo Rabanser di Vie e vicende in Dolomiti, entrambe ottime. Consiglio vivamente di unire il primo tiro con il secondo, andando a prendere una comodissima sosta non segnata in nessuna delle due relazioni subito all'uscita del tratto di parete verticale/strapiombante.

Infine mi permetto di dare il mio modesto parere parere sulle difficoltà. Questa via è temuta, si parla di gradi stretti, in più su internet e su riviste si trovano relazioni killer, dove saltano all'occhio gradi alti come 7a il primo tiro, un normale traverso di V+ trasformato in un difficile 6b, addirittura danno 6c il tiro della rigola e, per finire si vede anche un 6c+ su di un tiro quasi al termine della via. Io invece trovo che i gradi originali di Mariacher, riportati da Rabanser e Giordani nelle loro guide sono assolutamente attendibili, forse ad esclusione soltanto del primo tiro, la fessura di 6c e il diedro svaso di 6b+ subito dopo la cengia mediana, che effettivamente sono abbastanza stretti.
Con questo non voglio dire che è una via alla portata di tutti, ha sempre la sua bella difficoltà, ma non è di certo quella riportata in certe relazioni. A mio parere, una cordata che fa agevolmente in libera la combinata Vinatzer-Messner, può decisamente mirare a salire anche Tempi Moderni.

Mirto agilmente a vista sul primo tiro

un cliff diventa un'ottima protezione sul tiro della rigola!

Mirto, sul tiro della rigola, mi raggiunge in sosta

Una grotta nella cengia offre un'ottimo riparo per noi che eravamo senza sacchi a pelo

L'estate successiva, nuovamente verso la via, con Ida.

Ida sul tiro della rigola, sopra di noi un'altra cordata