
Marmolada - Tempi Moderni
Circa 1.000 m di sviluppo, VII+.
Il capolavoro di Heinz Mariacher, con logica disarmante, zigzagando in un oceano di placche, ricerca contemporaneamente i punti deboli e la roccia più bella. Mai come in questa via si può scalare senza incontrare neanche un tiro su roccia delicata, solo perfette e solidissime placche. L'unico tiro che "rompe" un po l'armonia è il primo, che risulta essere duro, verticale e acciaiante per le braccia, mentre dopo la via segue una bella logica di placche perlopiù appoggiate e mai fisiche.
La via si divide in due, passato il filtro della fessura iniziale, la prima parte scorre via velocemente, in quanto risulta essere logica ed intuitiva, non serve scervellarsi troppo per seguire la relazione. Dopo la cengia mediana, invece, diventa più laboriosa, perché proprio in una delle zone più facili(difficoltà sul IV e V), ci si trova nel mezzo di un'oceano di placche senza riferimenti chiari. Però seguendo attentamente la relazione, non ci si perde neanche qui.
Ho fatto questo capolavoro due volte, a comando alternato, la prima il 27 e 28 agosto con Mirto Monaco, salendo tutti i tiri in libera e a vista, la seconda il 17 e 18 giugno con la mitica Ida Parisi, che così all'età di 53 anni realizza il suo sogno. Un applauso per questa grande donna, che ha iniziato a scalare soltanto dopo aver compiuto i quaranta anni e salito Tempi Moderni al debutto della sua prima vera stagione in montagna, dimostrandosi assolutamente all'altezza. Chapeau.
Le relazioni seguite sono quella di Maurizio Giordani nella guida Marmolada Parete Sud e quella di Ivo Rabanser di Vie e vicende in Dolomiti, entrambe ottime. Consiglio vivamente di unire il primo tiro con il secondo, andando a prendere una comodissima sosta non segnata in nessuna delle due relazioni subito all'uscita del tratto di parete verticale/strapiombante.
Infine mi permetto di dare il mio modesto parere parere sulle difficoltà. Nell'ambiente "arrampicatorio" questa via è temuta, si parla di gradi stretti, in più su internet e su riviste si trovano relazioni killer, dove saltano all'occhio gradi alti come 7a il primo tiro, un normale traverso di V+ trasformato in un difficile 6b, addirittura danno 6c il tiro della rigola(che in realtà per essere un 6b è anche facile), e per finire si vede anche un 6c+ su di un tiro quasi al termine della via. Io trovo che i gradi originali di Mariacher, riportati da Rabanser e Giordani nelle loro guide sono assolutamente attendibili, anzi ad esclusione del primo tiro, la fessura di 6c e il diedro svaso di 6b+ subito dopo la cengia mediana, che effettivamente sono abbastanza stretti, spesso e volentieri nel resto della via ho trovato gradazioni morbide. Facendo ad esempio un confronto con la Jori sull'Agner, certi V e V+ di quella via erano quasi difficili quanto i VII di Tempi Moderni! Dico questo non per fare lo sbruffone e sgradare come piace fare di solito ai falesisti, di cui non faccio parte, ma semplicemente per dirvi <<ragazzi andate a farla che vi divertirete>>. Non fatevi soggezionare e resterete assolutamente soddisfatti. Roccia bella e solida come in falesia, i chiodi presenti sull'itinerario sono facilmente e ottimamente integrabili con friend, tricam e cordini per clessidre, dunque divertimento assicurato, provare per credere!
Con questo non voglio dire che è una via alla portata di tutti, ha sempre la sua bella difficoltà, ma non è di certo quella riportata in certe relazioni, utili solo a seminare gratuitamente "terrore" e scoraggiare la ripetizione anche a chi ne avrebbe assolutamente le capacità. A mio parere una cordata che fa agevolmente in libera la combinata Vinatzer-Messner, può decisamente mirare a salire anche Tempi Moderni, giusto per fare un'esempio.
Anche io e Mirto ci eravamo fatti intimorire da relazioni e fama, tanto da optare prudentemente di salirla in due giorni, salvo poi trovarci su una via più facile di quanto ci aspettassimo, per noi fattibile in giornata. I lunghi tratti più facili della parte superiore li abbiamo saliti velocemente in conserva.

Mirto agilmente a vista sul primo tiro



un cliff diventa un'ottima protezione sul tiro della rigola!

Mirto, sul tiro della rigola, mi raggiunge in sosta




Una grotta nella cengia offre un'ottimo riparo per noi che eravamo senza sacchi a pelo




L'estate successiva, nuovamente verso la via, con Ida.





Ida sul tiro della rigola, sopra di noi un'altra cordata






